Il divino si esprime per immagini

«Michele infiamma gli uomini con la sua presenza, con la forza micheliana che deve essere in questa quinta era post-atlantidea all’altezza dell’intelligenza umana terrena, affinché l’uomo possa pensare ed essere nello stesso tempo un uomo compenetrato dalla spiritualità

                                                                                        Karma della comunità solare – Rudolf Steiner

Michele deve unire due parti dell’essere umano, il pensiero all’aggancio spirituale; il pensiero e l’anima devono arrivare ad unirsi grazie all’influsso di Michele. Per questo dicevo che abbiamo un immagine tremenda della mente, perché la consideriamo una nemica dello Spirito e invece no. Nella quinta era post- atlantidea, la mente è il principale strumento della nostra riconnessione al divino, perché Michele è un principio che influisce sul nostro mentale, sul nostro pensare. Michele non è solo un’ipostasi del sole, del principio solare, ma è anche collegata al principio primo Mercurio, plenilunio in gemelli, la mente e quindi è il reggente dell’intelligenza cosmica e parla con la parte della mente, la mente superiore. Il glifo dei gemelli parla di due step, due energie; è il segno grafico che porta in contatto con due momenti distinti. L’archetipo dei gemelli rappresenta il mentale retto da Mercurio, il messaggero degli dei, della velocità delle nozioni, di informazioni. Esiste una mente di livello uno e una mente di livello due. Se rovesciamo il glifo del segno, un due romano, sembra una scala a pioli. La mente serve ad arrivare da qualche parte, per salire . Il glifo dei gemelli indica che c’è uno step basso e uno alto. La scala ci conduce da qualche parte, così la mente. Quando si dice che Miche presiede all’intelligenza cosmica, vuol dire che Michele ragiona con il livello mentale due . Allora il primo livello è la mente razionale, utilizzata negli aspetti ordinari: calcola, pondera, confronta e aiuta l’esistenza ordinaria, ma c’è uno step due: il nostro mentale superiore, quello che utilizza Michele, che permea il nostro mentale superiore e cerca di agganciarlo allo Spirito. Allora il mentale serve: nel nostro mentale superiore ci sono le intuizioni, le idee. La capacità di immaginare, visualizzare è la zona delle nostre immagini interiori. La parola immagine contiene mago, quindi capacità di creare immagini della realtà che vorremmo vivere; c’è l’ispirazione, le idee associate a immagini, ma non le creiamo, questa è l’illusine della 5^ era post-atlantidea; nella 4^ era si sapeva benissimo che le nostre idee ispirazioni non sono auto prodotte; l’essere umano aveva più contatto con lo spirito e il secondo livello/step della scala, e non aveva la presunzione di averle create. Dobbiamo sviluppare la capacità di connetterci al divino con l’individuazione, con le nostre risorse Quindi veniamo staccati dallo spirito, perché dobbiamo ritrovarlo con le nostre forze. E cosa facciamo di solito quando ci troviamo un’idea nella mente? La buttiamo; siamo abituati a non avere alcuna fiducia, a demolirla giudicarla, considerarla appartenere al livello uno. Quando abbiamo immagini dentro di noi e visioni, le consideriamo di livello uno, e le buttiamo, perché abbiamo la presunzione di averle create. Come riconnettersi al divino allora? Steiner dice bisogna imparare a dividere i contenuti della mente superiore da quelli della mente inferiore. Quindi ispirazione, idee, visioni interiori, capacità di capire che laddove si forma un’immagine c’è un principio superiore che vuole dialogare con noi.

Il divino si esprime per immagini. Steiner conclude «Se viene sviluppata questa nostra capacità, potenziato il nostro mentale superiore, l’Europa, la moderna civiltà può essere strappata dalla decadenza, salvata dalla distruzione». Dipende tutto dal comprendere Michele. Siamo noi che dobbiamo capire come ci parla il divino, noi a capire come Michele che in questo momento è forte, grazie a questa congiunzione, sta permeando il nostro piano, come facciamo a collegarci a lui. La dobbiamo fare noi questa fatica.

La mente è un punto recettivo ed emissivo (vedete la dualità, i due scalini?) con il quale l’uomo svolge e mantiene coscientemente le relazioni tra il manifesto e l’immanifesto. La mente consente all’uomo di allacciarsi alle sfere inferiori e a quelle superiori.

                                                                                          Vol.  Archeosofia 1  –  Tommaso Palamidessi

La mente può essere utilizzata per salire o per scendere; per incontrare Michele o rimanere vincolati a questo piano fisico dove ci sono gli arimanici; dipende dal nostro sforzo interiore. Dobbiamo trovare il mago in noi stessi se vogliamo salire e non scendere. Il mito racconta sempre le cose come stanno. Pensate al mito di Ermes il signore dei gemelli, della mente, può salire tra dei olimpici e scendere agli inferi. Mercurio è l’unica divinità che Ade accetta nel suo regno; può far anabasi e catabasi, la mente sale e scende. Michele è l’ispiratore della mente superiore. Questa è una scelta C’è la nostra responsabilità. Questo è un periodo importante per noi, fate attenzione ai vostri sogni, idee, ispirazioni e sogni al modo in cui il mentale superiore vi raggiunge e si manifesta…

Francesca Spades www.AstrologiaKarmicaperanimeconfuse.com

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