Cibo e Anima

Cibo e Anima

Ci siamo mai fatti qualche domanda sul cibo?

Che cosa ci spinge verso il cibo?

Cosa nutriamo in noi con esso?

Cosa scegliamo di mangiare?

Che cibo è quel che portiamo a tavola?

Come ci avviciniamo al cibo?

Il Cibo che assumiamo è responsabile delle nostre idee:

Al di là della genetica

il cibo che assumiamo è responsabile della nostra forma fisica e della distribuzione del ‘nutrimento’ nel corpo

quindi anche del fatto di sentire e percepire o no

e di percepire il reale o fatti illusori

Pertanto il cibo che ingeriamo, tra le altre cause, è responsabile delle emozioni e dei sentimenti che proviamo

E in base alle emozioni e ai sentimenti che proviamo avremo comportamenti e azioni differenti.

La nostra forma esterna è riflesso della forma interna

esprimerà armonia

o il suo contrario

Il nutrimento scelto forgerà il nostro tipo di carattere sancirà il nostro posto nel mondo e il nostro ruolo sarà in linea al destino

 o in contrapposizione ad esso semplicemente grazie alla nostra scelta

Possiamo scegliere!

Ma la scelta può essere meccanica e dettata da impulsi e quindi non è una scelta libera. Oppure può essere cosciente e allora è libera e, se è una scelta funzionale alla vita, sarà fatta in base ai reali bisogni volti al benessere proprio, degli altri e dell’ambiente e per benessere è inteso uno stato fisico, mentale e spirituale sani.

Sarebbe facile ma non lo è

La libera scelta è difficile e a volte un’illusione:
il gusto, l’abitudine, la pubblicità ingannevole, la dipendenza dal cibo, le forti emozioni ostacolano il nostro percorso,
appunto il percorso che sarebbe personale e unico verso la nostra migliore realizzazione, il raggiungimento del compimento del nostro esserci fisico, emotivo e spirituale.

Cibo antico Cibo vero Cibo selvatico

Come l’aria che composta di differenti gas risulterebbe dannosa se l’organismo non sapesse distinguere tra i gas benefici e non, 

così il cibo antico con le sue antiche memorie sa dove andare a nutrire il corpo,  quali parti quando e come.Il tipo di alimentazione scelta sarà uno strumento di crescita da coltivare e rivedere nel tempo.

Partiamo dall’assunto che siamo mossi dal desiderio di ricongiungerci con il divino, una grande energia che ci accoglie ci nutre in un grande abbraccio d’amore; 

la scintilla divina che è in noi ci spinge verso questa esperienza cosmica totale, l’unità originaria.L’energia che ci muove proviene dal cibo di cui ci nutriamo, cibo fisico ma anche psico-emotivo, che ci aiuta a conoscerci meglio e avvicinarci alla nostra vera natura attraverso funzioni fisiologiche di:

digestione/accettazione

assimilazione/introiezione

 eliminazione/rifiuto

del cibo che assumiamo.

Perciò noi siamo il risultato di quanto abbiamo assimilato fatto nostro o rifiutato nella vita, di quanto abbiamo investito per comunicare con l’esterno e difendere il nostro essere-ci o per nutrire l’organismo o contattare l’interiorità e la nostra essenza. 

Possiamo Scegliere

Se siamo consapevoli di chi siamo e dove vogliamo andare avremo il compito di contemperare le differenti energie che ci abitano per raggiungere la meta.

La coscienza ha sede nel Cuore è qui la passione che ci anima verso il nostro destino-vocazione che rende senso alla nostra vita

Le risorse che usiamo allo scopo hanno sede nella loggia del Rene

La spinta vitale alla realizzazione ha sede nel Fegato ed è contemperata dalla capacità di considerare quali risorse-esperienze passate possiamo utilizzare per realizzarci, capacità che ha sede nel Polmone.
Sapendo quali parti del corpo/anima il cibo nutre possiamo scegliere in base al nostro stato fisico emotivo spirituale.

Poiché:

Il Fegato possiede l’energia creativa e la capacità di trasformare

La vescica biliare la capacità di scelta-flessibilità psicofisicaIl cuore sede della consapevolezza e vitalità spirituale insieme al suo ministro è mediatore tra il sé e il mondo 

L’intestino tenue porta discernimentoIl Rene è sede della volontà 

La vescica urinaria rappresenta la capacità di esprimere il sé nel mondo

e la Milza la capacità di centratura

Allora attraverso il cibo e le sue parti e i suoi sapori 

possiamo nutrire il corpo la mente lo spirito, nutrendo nel contempo i diversi organi e le connesse energie psico-emotive:

Rene – salato – paura

Cuore- amaro – gioia

Fegato – acido – rabbia

Polmone – piccante – tristezza

Milza- dolce – riflessione

Per fare dei meri semplici esempi di azione dei cibi: 

i pinoli agiscono sulla spinta evolutiva, le mandorle sulla funzione respiratoria e favoriscono il perdono. 

Radici e tuberi nutrono la parte bassa del corpo, permettono il radicamento. 

I gambi nutrono il tronco, le foglie gli arti, i  crostacei il Rene, i  fiori l’aspetto evolutivo spirituale. 

Non esiste un modo unico di mangiare il modo di mangiare è un riflesso del nostro modo di concepire la vita  serve a sostenere e nutrire il nostro modo di affrontarla. 

Occorre osservare in modo consapevole come stiamo mangiando e chiederci se quel modo riflette esattamente ciò che siamo o quello che vogliamo diventare. 

Abbiamo la più ampia libertà di scelta!

“Ognuno di noi percorre una propria  strada e in questa strada va incontro a cambiamenti del fisico della psiche e dell’anima: 

cambia la nostra forma fisica, cambia il nostro modo di pensare e sentire, cambiano le nostre mete spirituali. Inevitabilmente anche il nostro modo di alimentarci cambia come riflesso, o come motore in certi casi, di questo cambiamento.”

Dunque semplicemente osservando e conoscendo alcuni strumenti possiamo capire come abbiamo scelto di alimentarci e, volendo, riflettere e valutare se questo è davvero quello che vogliamo per noi:

è utile per la nostra crescita personale ?
oppure un’ ostacolo alla nostra evoluzione
e un modo per restare fermi ad un passato che non esiste più?
Ma non solo il cibo è nutrimento…

Occorre ricordare anche che non solo di cibo ci nutriamo non solo di aria ed energia invisibile. 

Ciò che ci costruisce gradualmente e continuamente sono anche le relazioni e le emozioni che viviamo, le immagini che onoriamo del nostro sguardo, le nostre letture e le opere della nostra creatività.

Ancora siamo noi a scegliere e a stabilire
chi siamo, chi vogliamo essere, chi saremo

Come dunque affrontare tutto ciò?

Partire da sé,

dal proprio corpo e il suo stato fisico, dalle proprie emozioni e motivazioni, dalle proprie sensazioni e percezioni,

si avverte da subito se qualcosa non funziona…

E lasciamoci pure dire (se è necessario):

“Lei ha un ‘Disturbo da deficit della natura’ “
Dr. Qing Li

E facciamoci impartire la sua…

Medicina Forestale

Stress: 4 ore nel bosco e 5 km di cammino
Sistema immunitario: bagno forestale tre giorni e due notti coinvolgere i 5 sensi
Fare yoga e Thai Ji

Oltre a dedicarci eventualmente a:

Trekking
Esperienze senso-motorie ed energetiche
nella natura
Riconoscimento erbe selvatiche
Dietetica cinese
Autoproduzione prodotti naturali

Un ringraziamento ad Alessandro Minazzato per la gentile concessione della foto della pagina

error: Il contenuto è protetto