Goldrake U? E chi sarebbe?”

Ecco che dopo 40 anni di passione e di Goldrake Generation con tanto di rievocazioni, decennali, ricordi, nostalgie, costruzione di statue, tentativi di emulazione e fantasie per ricostruirne il seguito con romanzi, films, cortometraggi, si torna a parlare di Goldrake. Il robottone nipponico difensore della Terra attaccata dagli extraterrestri, serie dal nome in Italia di Atlas Ufo Robot, torna a trovarci.

L’Arabia Saudita infatti, Paese tra i più legati al mito del personaggio nipponico insieme a Italia e Francia, ha sponsorizzato e dato vita alla nuova serie di Goldrake tanto desiderata, fin dall’autore Go Nagai, tanto temuta dai nostalgici per paura di veder rovinare il ricordo di una storia che infatti ha legato a sé milioni di giovani degli anni ’80 ora adulti. La natura del sentimento verso il mito dell’anime è stata a volte così intima che non sarà facile adattarsi a una riedizione. Potrebbe andare a infastidire e rovinare il lascito nei cuori di ciascuno dei protagonisti di un passaggio storico non consueto, tra vecchio e nuovo mondo tecno, in Italia come negli altri Paesi che lo hanno amato di più. Sarebbe come ritoccare e riproporre una nuova versione cantata di De Andrè o di un qualsiasi autore famoso: la perfezione percepita, sentita, amata, vissuta e ricordata non si fa scalfire facilmente. Possiamo sperare che invece sia recuperato quel misto di bellezza malinconica e urgente risposta a vissuti, emozioni, esigenti domande interiori, come accaduto all’epoca.

Per quanto la prima serie, oltre all’entusiasmo per i robot invincibili per alcuni spettatori, abbia lasciato per altri un messaggio forte, anche se spesso inconscio, le polemiche sorte all’epoca denotano quanto ci sia stato ben più di semplice e banale amore di bambini per il nuovissimo, creativo e colorato genere fantastico e robotico. La proiezione dell’anime venne fatta in un periodo storico di passaggio e i libri scritti al riguardo spiegano molto bene di cosa si trattasse (vedi articolo precedente). Un messaggio è trapelato e a qualcuno è rimasto nel cuore e nello Spirito, informato da una mente più edotta in età adulta.

Magari il geniale maestro Go Nagai, incuriosendo i giovani di oggi su un mito di genitori e nonni per quanto ha rappresentato a livello pedagogico, sociale ma anche politico, avrà trovato modo di suggerire ancora qualcosa di benefico alla nuova umanità.

Il trailer, un sunto dell’opera, ci fa vedere i nuovi personaggi: sono completamente rivisti per l’età e l’immagine; restano alcuni nomi originari della prima serie: Hikaru per es., l’amica e innamorata del protagonista nella prima serie, compare nelle vesti di una sacerdotessa. Il tema di fondo è ancora la lotta tra terrestri e alieni (Alieni?). Go Nagai assicura che vedremo tutto il dolore di Actarus, il bellissimo Principe protagonista eroe, o non più eroe? (v. articolo precedente) della prima serie.

Il secondo trayler uscito conferma che si tratta di una nuova versione, non una prosecuzione della vecchia storia, e questo per i nostalgici come me, garantisce in senso positivo per vecchia e nuova serie. Attendiamo dunque ancora un poco di poter vedere la nuova serie e osserviamo; diamo credito a questo autore per vedere se e quale messaggio porti, o solo vogliamo e desideriamo vedere rappresentare, anche se solo in un anime, in questo difficile periodo storico.

Ti aspettiamo Goldrake U! E c’è da ben confidare, come commenta il Dr. Essam Bukhary Ceo di Manga Productions nella presentazione del nuovo anime:

“Speriamo che Goldrake U nella sua nuova versione ispiri gli eroi di domani di tutto il mondo!”

Se rappresenta i profondi valori espressi nella prima serie, speriamo sì.

A. P. d. G. Giugno 2024

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